L'evoluzione delle pareti divisorie

Da semplici separatori a soluzioni multifunzionali

Secondo il recente rapporto “Global Workplace Survey Comparison 2023” di Gensler, più del 70% delle aziende ha ristrutturato i propri uffici negli ultimi cinque anni per favorire la collaborazione e la flessibilità. In questo contesto, l’evoluzione delle pareti divisorie è uno degli elementi di questa trasformazione.

Dalle pareti fisse alle soluzioni modulari

In passato, gli uffici erano caratterizzati da pareti fisse in muratura o cartongesso che limitavano la flessibilità degli spazi. Con l’avvento delle pareti modulari, è stato possibile riconfigurare gli ambienti in base alle esigenze operative, favorendo l’adattabilità e l’efficienza. La rapida modifica della disposizione degli spazi senza interventi strutturali ottimizza l’uso dello spazio disponibile.

Tra le principali funzioni delle pareti divisorie non c’è solo la separazione, ma anche:

• Isolamento acustico. Materiali fonoassorbenti riducono il rumore, migliorando la concentrazione.
• Tecnologia integrata. Schermi, sistemi di illuminazione e dispositivi smart incorporati nelle pareti.
• Miglioramento del benessere dei dipendenti. Ad esempio, con l’integrazione di elementi naturali o verde verticale.

Le pareti attrezzate: una soluzione multifunzionale

Le pareti attrezzate come SOLIDWALL di VetroIN combinando estetica e funzionalità. Queste strutture offrono:

• Spazi di archiviazione: mensole, armadi e contenitori integrati per mantenere l’ordine.
• Supporti per dispositivi: predisposizioni per schermi, lavagne e altri strumenti di lavoro.
• Personalizzazione: possibilità di adattare materiali e finiture in linea con l’identità aziendale.

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