Il potenziale di una giusta illuminazione nei luoghi di lavoro è sempre più soggetto di studi e negli ultimi anni ha portato all’istituzione del Human Centric Lighting che si occupa di ricercare gli effetti che questa ha sull’uomo. Sebbene si ragioni sul miglioramento delle luci artificiali cosicché possano adattarsi sempre meglio alle nostre esigenze, è ormai assodato che la migliore fonte di luce in assoluto sia quella naturale.
È infatti l’unica che permette all’organismo umano di funzionare in maniera perfettamente efficiente, grazie al cambiamento di intensità e colore che avviene durante le diverse ore del giorno.
Le condizioni di luce ottimali vanno inevitabilmente a condizionare il rendimento di ognuno di noi, dalla concentrazione alla produttività. Per questo motivo un ufficio che sfrutti il più possibile l’utilizzo di luce naturale o corretta illuminazione artificiale, aumenta il livello di benessere psico-fisico, favorendo il processo creativo. Gli ambienti luminosi permettono infatti di lavorare in maniera più focalizzata alleviando gli sforzi della vista che andrebbe a precludere una buona prestazione lavorativa, affaticando la mente.
Come permettere quindi all’interno dell’ufficio una capillare diffusione della luce?
Un’ottima soluzione a tale problema viene dall’utilizzo di pareti divisorie in vetro a scapito delle normali pareti murarie. All’interno degli ambienti lavorativi permettono un maggiore irraggiamento della luce proveniente da fonti come finestre o vetrate e contemporaneamente un minor utilizzo di illuminazione artificiale dovuto ad una più ampia diffusione della stessa.
Come la luce anche gli spazi ampi favoriscono il distendersi di mente e corpo, concedendoci un respiro dalla quotidiana frenesia lavorativa.
A tale proposito l’open space viene impropriamente utilizzato da tempo come soluzione che agevoli lo scambio e la condivisione tra colleghi all’interno dell’ufficio.
Diversi studi, come quello condotto negli USA dai dr. Kim & Dear, hanno però messo in luce come spesso, l’assenza di divisioni fisiche sia fonte di stress. La causa è da riscontrare nell’elevato numero di distrazioni che vengono invece limitate all’interno di un ufficio separato in più ambienti.
Alcune delle distrazioni maggiori sono senz’altro quelle di tipo sonoro.
Come conciliare allora i benefici di un ambiente aperto con quelli di uno che favorisca la concentrazione?
Ancora una volta le pareti divisorie in vetro posso creare la giusta mescolanza tra apertura degli spazi e allontanamento da elementi di disturbo. Tramite l’utilizzo di un elemento strutturale in vetro si riesce a dare continuità agli ambienti dilatando in maniera consistente la percezione di apertura all’interno dell’ufficio, non infrangendo però la privacy necessaria allo svolgimento del proprio lavoro.
Tramite la teoria corpuscolare della luce, Newton dimostrò come la luce fosse composta dalla somma di tutti gli altri colori. In seguito, attraverso gli studi sul colore si è arrivati all’istituzione della Cromatologia che nel corso degli anni ha visto la sua applicazione in svariati ambiti. Nell’interior design ha avuto forte utilizzo soprattutto per quanto riguarda l’influenza dei colori sul nostro umore.
Quali sono quindi i colori da utilizzare nel proprio ufficio?
I colori caldi sono portatori di vitalità, ideali quindi negli ambienti lavorativi sebbene debbano essere dosati per non creare ambienti eccessivamente energici e affaticanti.
I più indicati sono:
* l’arancione che stimola la creatività ed è un perfetto antidoto contro la stanchezza
* il giallo che favorisce le funzioni psichiche come l’attenzione e l’apprendimento e riduce contemporaneamente la sonnolenza
I colori freddi favoriscono il rilassamento alleviando la pressione sanguigna.
I principali da utilizzare sono:
* il verde perfetto per la riflessione e la calma quindi ottimo per ambienti in cui si organizzano incontri d’affari, corsi di formazione o seminari
* il viola che aiuta a moderare l’irritabilità e favorisce l’ispirazione, facendo da alleato all’interno di sale riunione.
* l’azzurro è per eccellenza il colore del relax, è ottimo per favorire il rilassamento è ed un ideale anti-stress
Abbiamo già visto come il rumore incida negativamente all’interno degli spazi lavorativi e come le pareti divisorie in vetro possano coniugare i diversi aspetti positivi di illuminazione, ampiezza e concentrazione.
Non è però sempre detto che si lavori all’interno di un ambiente esente totalmente da distrazioni. Per concentrarsi al meglio durante la propria giornata, ci può venire incontro l’utilizzo della musica.
Recenti studi, come quello condotto dalla società inglese specializzata in neuromarketing Mindlab, dimostrano come ascoltare musica favorisca l’aumento di attenzione e produttività, andando a stimolare la creatività. Contribuisce inoltre a ridurre lo stress, permettendo una migliore prestazione lavorativa.
Fondamentale è la scelta di una musica ottimale per ognuno di noi e l’utilizzo degli auricolari nel caso ci trovassimo a condividere l’ufficio con più colleghi, così da non costituire a nostra volta una fonte di distrazione.
Tutti abbiamo provato in prima persona i benefici derivanti da una passeggiata in un parco o dalla contemplazione di un bel paesaggio.
Sebbene non sia sempre possibile avere finestre o vetrate che si aprano su zone verdi, recenti studi hanno dimostrato come la presenza di piante all’interno dell’ufficio aumenti la produttività del 15% rispetto ad ambienti che ne risultano sprovvisti.
L’ideale sarebbe se da ogni scrivania si potesse avere la visuale su una pianta, così da poter permettere ad ognuno di godere dei benefici di questa.
Ottimo anche porle nelle zone relax o in ambienti di frequente passaggio, cosicché tutti possano entrarne a contatto.
Come sostiene il sociologo polacco Bauman nel suo libro Vita liquida, viviamo in una società in continua mutazione, ricca di veloci interazioni e che si presenta flessibile all’interno di ogni ambito, dalla sfera individuale a quella pubblica e lavorativa. Per tale ragione bisognerebbe adattare questa visione liquida alle architetture che ci ospitano quotidianamente, permettendo allo spazio di agevolare la cooperazione.
Non alziamo muri dove potremmo edificare ponti. Apriamo la visuale sull’orizzonte tramite l’utilizzo di pareti divisorie in vetro che non limitano ma ampliano la nostra produttività.